Le mostre

 
 

 

"San Pio V e devozione popolare"
Immagini sacre, documenti, reliquiari nel paese del Papa.

Questa mostra è articolata in due sezioni che si completano e integrano vicendevolmente, legate dal filo comune rappresentato dal papa boschese, San Pio V.
Una parte riguarda il Rosario e la Madonna del Rosario ai quali il papa era molto devoto, il cui culto fu sostenuto e incentivato dal Pontefice, l’altra riguarda più specificamente la figura di San Pio V.

Pio V, al secolo Antonio Ghislieri, nacque a Bosco Marengo il 17 gennaio 1504, giovanissimo entrò nell’ordine dei frati predicatori domenicani col nome di Fra Michele, nel 1539 tornando nel paese natale in qualità di predicatore nel periodo quaresimale vi fondò la Compagnia del Rosario della quale esiste tuttora l’altare nella chiesa parrocchiale.
Diventato papa Pio V regolò la preghiera del Rosario come si recita ancora oggi e favorì la formazione delle compagnie a lui dedicate.
La vittoria nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, fu attribuita da Pio V all’intercessione della Madonna del Rosario e in quella data fu da lui istituita la festività della Madonna della Vittoria poi divenuta Madonna del Rosario.
Nella chiesa di Santa Croce, voluta da Pio V assieme al convento, il papa volle fosse ricavata una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, cosa che scatenò la rivalità tra i paesani, che già possedevano la cappella del Rosario in parrocchia, e i frati, il dissidio fu risolto salomonicamente dal padre generale dei domenicani in visita a Bosco dicendo: “Può essere cattiva cosa che la Madre di Dio abbia due case nello stesso luogo?”.

Il papa boschese mandò al convento in costruzione nel paese natale una gran quantità di reliquie raccolte presso le chiese romane, il reliquiario esposto è uno dei pochi ancora conservati a Bosco Marengo e, data la posizione centrale che aveva nell’altare delle reliquie nell’omonima cappella della chiesa di Santa Croce, doveva essere uno dei più importanti e venerati.

Il convento di Bosco doveva essere un importante centro di studio per i frati domenicani per cui Pio V lo dotò di una fornitissima biblioteca, purtroppo a causa dei saccheggi e poi della soppressione del convento rimangono a Bosco pochissimi volumi ora conservati presso il comune e la parrocchia: un messale e una summa di San Tommaso con annotazioni che la tradizione vuole siano di mano del Santo.

Pio V venne beatificato del 1672 cent’anni dopo la propria morte, nel processo di canonizzazione gli furono attribuiti miracoli quando era ancora in vita altri dopo la morte, la sua figura fu quindi subito oggetto di venerazione e già all’epoca della beatificazione e ancor più dopo la canonizzazione, avvenuta nel 1712, gli oggetti a lui legati divennero preziose reliquie.

A Bosco Marengo rimangono pochi oggetti legati al Santo conservati presso la casa natale a cura del Comune e nella Parrocchia, provenienti dal convento e da donazioni dei discendenti della famiglia del pontefice.

 
   

 
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