Ricostruzione della "Macchina Vasariana"

     
 
 

Ricostruzioni virtuali
Scaricate le ricostruzioni virtuali della Macchina Vasariana in QuickTime VR.

 


Versione basata
sul disegno del Vasari


Versione basata sulla tela
di Sant'Antonino

La “ Macchina vasariana” della Chiesa di Santa Croce a Bosco Marengo

Il Papa mi ordinò che io facessi per l'altar maggiore della detta sua chiesa del Bosco, e non una tavola, come s'usa comunemente, ma una macchina grandissima quasi a guisa d'arco trionfale, con due tavole grandi, una dinanzi et una di dietro, et in pezzi minori circa trenta storie piene di molte figure che tutte sono a bonissimo termine condotte […].

Giorgio Vasari, 1568

Il grandioso altare maggiore in legno nella chiesa di Santa Croce - sostituito nel 1710 da quello in marmo attualmente visibile - era stato commissionato dal papa a Giorgio Vasari nel 1567, ed era poi stato completato entro l'inizio del 1569, ma messo in opera solo alla fine dell'anno successivo e posta nel mezzo del transetto, una volta coperta la crociera del sacro edificio. Ci è figurativamente attestato nella forma progettuale in due disegni del Vasari (uno alla Staatliche Graphisce Sammlung di Monaco, l'altro al Cabinet des Dessins del Louvre) e nella forma realizzata, con varianti e una certa semplificazione, sullo sfondo della tela di Sant'Antonino che esorcizza un'indemoniata, opera di anonimo del tardo Cinquecento (terza cappella a destra nella chiesa di Santa Croce).
La "macchina" consisteva in una struttura lignea prismatica a base rettangolare (alta m 10,50, larga m 6,40, profonda m 1,20 c.), provvista di rilievi e membrature architettoniche, con due mense nei prospetti principali: un difficile lavoro di falegnameria e di intaglio, realizzato a Bosco sotto la guida del maestro fiorentino Giovanni Gargioli che già lavorava al coro della chiesa, a cui si aggiungevano le ventidue tavole dipinte dal pittore aretino e dalla sua bottega, variamente disposte (come risulta anche dalla sua descrizione nelle Ricordanze) e, a coronamento, il Crocefisso di Angelo Marini detto il Siciliano.
La riorganizzazione virtuale del ciclo di dipinti - considerati dallo stesso Vasari tra i suoi migliori in una lettera del 26 agosto 1570 al priore del convento -, oltre a permettere una fruizione ideale dell'opera dell'artista aretino, costituisce un'occasione unica per la migliore conoscenza del manierismo fiorentino.

Virginio Giacomo Bono

La ricostruzione virtuale interattiva della “Macchina Vasariana” è realizzata con tecnologia QuickTime VR, ed ha il suo aspetto più significativo nella presentazione multimediale all'interno della Chiesa di Santa Croce a Bosco Marengo: l’altare è ricollocato nella sede originaria, con metodo di computer graphic integration (CGI) tra il modello 3D realizzato con tecniche di rendering con algoritmi di raytracing e radiosity e riprese video della chiesa attuale creando transizioni tra i filmati reali e virtuali.
La ricerca è partita convenzionalmente dai modelli di riferimento costituiti dal progetto del Louvre e dalla riproduzione pittorica esistente in S.Croce nel dipinto del miracolo di S.Antonino. È importante a questo proposito sottolineare che con questa ricostruzione non si pretende certo di avere risolto una volta per tutte le complesse problematiche storico-artistiche relative alla vera forma della “Macchina”, e quindi porre termine al relativo dibattito scientifico, di cui peraltro si è tenuto il debito conto.
Anzi il modello virtuale potr à essere molto utile alla prosecuzione del dibattito stesso, come artefatto attorno al quale sviluppare la discussione, il che conferisce un valore aggiunto al progetto stesso: ed in ogni caso sarà sempre possibile apportare modifiche al modello in ogni momento, anche successivamente alla prima pubblicazione, cosa che non sarebbe stata ovviamente possibile con altre tecniche.

Virginio Cantoni

UNIVERSITÀ DI PAVIA- Laboratorio di Visione Artificiale

Ideazione
Silvio Beretta
Virginio Giacomo Bono
Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V Centenario della nascita di S.Pio V

Story board
Massimo Carcione
Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V Centenario della nascita di S.Pio V

Direzione del progetto
Virginio Cantoni
Università di Pavia

Regia e modellazione 3D
Massimiliano Pini
Università di Pavia

Realizzazione tecnica e CGI
Ekaterina Lepeshkina
KM Studio

Voce narrante
Maurizio Modica

Ricerca bibliografica
Virginio Giacomo Bono

Consulenza storica
Luisa Erba
Vittorio Natale

Consulenza musicale
Maurizio Benedetti

 

La ricostruzione è stata presentata in anteprima a Bosco Marengo (5 maggio 2004, Refettorio di Santa Croce) e Pavia (9 maggio 2004, Collegio Ghislieri - 23 giugno 2004, sala consiliare della Provincia) e infine a Torino (5 ottobre 2004, palazzo del Consiglio Regionale).

Presentazione al presidente del Consiglio Regionale a Torino
 
       
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